Se è da un po’ che mi cercate, ma non mi trovate è perchè sono a LOTTA CON CLASSE http://www.lottaconclasse.blogspot.com/
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Tra le fanfare e le sventolanti bandiere del congressisso del PdL è giunta una notizia che ha fatto tremare molti amanti della cultura. Nel processo democratico che ha concluso l’era del “forzismo” per entrare in quella “qualunquismo” il venerabile Sandro Bondi ha assunto un ruolo guida del neonato partito, e dovrà probabilmente rinunciare alla carica di Ministro della Cultura. Come farà la già vacillante cultura italiana privata di uno dei suoi pilastri portanti? Come vivrà il nostro paese privato del untuoso poeta Sandrone che non illuminerà più la retta via. Il ministro che aveva dichiarato “Faccio fatica a trovare segni di bellezza nell’arte contemporanea: Sinceramente, non la capisco” lascia un vuoto incolmabile nel Quore (scusate, errore di battitura, volevo dire chuore) di tutti noi. Il poeta la cui penna aveva vergato alcune tra le rime più memorabili della contemporaneità che aveva dedicato i versi “Antro d’amore, Rombo di luce” a Giuliano Ferrara e …
Non potendo aggiungere altro vi lascio alla summa poetica dell’autore. Votate la poesia che avete amato di più!
A Stefania Prestigiacomo
Luna indifferente
Materna sensualità
Velo trasparente
Severo abbandono
A Walter Veltroni
Tenero padre
madre dei miei sogni
Anima ulcerata.
Figlio mio Ritrovato
A Giuliano Ferrara
Antro d’amore
Rombo di luce
Parole del sottosuolo
Fiume di lava
Ancora di salvezza
A Jovanotti
Concerto
vibrazioni dell’anima
eco del divino
dolore dell’essere
onde dell’amore
A Michela Vittoria Brambilla
Ignara bellezza
Rubata sensualità
Fiore reclinato
Peccato d’amore
A Veronica Lario in Berlusconi
Bellezza del soccorso
sensuale ironia
vigore dell’amore
intrepida solitudine
A Rosa Bossi in Berlusconi
Mani dello spirito
Anima trasfusa.
Abbraccio d’amore
Madre di Dio
A Silvio
Vita assaporata
Vita preceduta
Vita inseguita
Vita amata
Vita vitale
Vita ritrovata
Vita splendente
Vita disvelata
Vita nova
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Ieri mia nonna mi ha detto: “ho paura dei rumeni”. Ora: perché mia nonna che vive nel borgo San Biagio, dove di rumeni non ce ne sono, ha paura? Perché un’anziana che vive in una provincia tranquilla come Ravenna ha paura di rumeni, quando forse non ne ha nemmeno mai visto uno? Da settimane i telegiornali bombardano i cittadini di crudeltà perpetrate da rumeni, di stupri, addirittura violenze fatte a un’ultra ottantenne. Questa foga mediatica ha provocato un susseguirsi di rappresaglie violente e razziste verso gli stranieri. Sono stati dati alle fiamme campi rom, dove vivevano famiglie e bambini, sono state fracassate vetrine di negozi, picchiati giovani immigrati e dato fuoco a dei senza tetto. Il comportamento dei media è direttamente correlato con queste reazioni violente. Queste “ronde brutali” sono alimentate dal martellamento mediatico ricco di dettagli truculenti e violenti sui “crimini rumeni” che evidentemente non possono lasciare indifferente chi li ascolta. Si assiste quotidianamente a un istigazione all’odio, nel cui mirino non ci sono i singoli colpevoli, ma un “nemico” generalizzato: lo straniero. I telegiornali sono tornati a dedicare ampio spazio ai “crimini extracomunitari” come non faceva dalla campagna elettorale. Proprio in questi giorni, guarda caso, il governo sta varando leggi anti-immigrati che permettono di denunciare ed espellere un clandestino che ha chiesto soccorso all’ospedale e autorizzano la giustizia popolare-populista delle ronde padane che difenderanno i cittadini dai rumeni-del-TG-delle-20. Queste “coincidenze” non possono non sollevare sospetti. Di chi deve aver paura allora mia nonna: dei rumeni o dei telegiornali?
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Addio Walt.
Dopo Disney (e il suo alterego Topolino) Veltroni è stato il leader della sinistra più amato e discusso della storia del PD. Nonché l’unico. Qualcuno si era sforzato di vedere in lui l’Obama italiano. Ma la storia di Veltroni nel PD era partita col piede sbagliato.
Qual è la differenza tra Obama e Veltroni? L’età? La classe politica? Le idee? Il colore?
Più semplicemente è la lingua. Il Partito Democratico è nato come una “traduzione” del Democratic Party ‘mergano. Una sorta di Democratic all’amatriciana. Ma in Italia tutto è inevitabilmente più complicato. E se qualcuno si auspica purge altri si sentono solo confusi.
Il primo errore di Obama… pardon, di Veltroni è stato un errore di traduzione. Mentre il suo cugino abbronzato d’oltre oceano incitava le folle gridandogli “Yes we can”, il nostro Walt diceva “Si può fare”, poi declinato nel folcloristico “Se pò fa”. Il vigoroso “grido di battaglia” made in USA è diventato un fiacco e svogliato “perchènnò” made in Trastevere.
“Yes we can” = Sì, noi possiamo
“Se pò fa” = Se propio non ce sta ‘n cazzo de mejo da fa…
Il “noi, insieme, possiamo fare qualcosa, per cambiare questo paese” è stato deformato “si può fare” (ma cosa?) fino alla deriva in “se famo du spaghi”.
Il finale amaro della carriera di Veltroni non è certo imputabile a questo piccolo errore, ma in quell’inizio si poteva presagire la disfatta… Veltroni rimpiangerà per sempre di non essere andato a vivere in Africa, come aveva deciso, e dove forse avrebbe preso un po’ di quel colorito che tanto invidiava ad Obama.
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La Sardegna
è affondata. Il non-partito ha vinto anche lì. Stravinto. Soru, il leader del Pd che ha da anni una politica ambientale intraprendente e molto simile quella di Obama (ma certe cose se le dici aldilà dell’oceano sono bellissime, ma se le dici in Italia sono fuori luogo) è stato battuto da Cappell… Cappellini…Capallazzi… Cappellacci! Chi?! Chi cazzo è Cappellacci? Chi lo ha mai sentito nominare questo Mister Nessuno? Di Mr.Nessuno si sa solo che era il commercialista di Berlusconi e che è stato indagato per la truffa della “Cisi”. Insomma il poco che si sa gioca pure contro di lui.
Ma allora perché ha vinto? La gente non ha votato Mr. Nessuno, non ha votato per il PdL – che non esiste -, né per Forza Italia – che non è mai esistita -, ma ha votato Berlusconi. Il premier che per due mesi ha abbandonato l’Italia per fare un comizio elettorale continuo e ininterrotto in Sardegna, nella sua residenza estiva. Mr. Nessuno non è altro che una declinazione del Cavalier B., anzi è solo il riflesso in uno specchio del sorridente e smargiasso imprenditor-president-milan-mediaset-mondador-milano2-miconsenta-silvioB. Certo le serpi in grembo al PD, che hanno fatto cadere la precedente giunta, non hanno aiutato, ma perché? Soru, uno dei migliori politici (non dell’isola, ma della penisola), con le idee più innovative, un uomo che aveva capito come poter fare del bene alla Sardegna, che vive di natura e turismo, è stato messo in disparte. Ora ha inizio l’era del cemento, nell’isola-casa-di-villeggiatura del President. Cavalier. Silvietto B. e delle sui lacché Mr.Nessuno.
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Ebbene sì. Il presidente più nero d’America diventa Supereroe Marvel comparendo in un episodio speciale dell’Uomo Ragno. Dopo lo speciale dedicato all’11 settembre, dove i supereroi aiutavano i pompieri a risollevare New York dal disastro terroristico, piangendo affanti per non aver potuto evitarlo, Spider Man torna a contatto con la storia con Obama come co-protagonista. Ancora top secret la trama dell’albo non si sa contro chi combatteranno i zupper eori. Certo però è che la calzamaglia dona tantissimo ad Obama. I pettorali del presidente faranno certamente raddoppiare le vendite del fumetto.
Smentite le voci che parlavano di una risposta italiana all’albo dove Berlusconi sarebbe apparso come co-protagonista di Kriminal.
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È morto l’ispettore Derrick
Chi sarà stato il colpevole…?
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