Posted in Arroganti, tagged arpia, arrogante, banco, bullismo, classe, condotta, figli, istruzione, mamma, Matteo Cavezzali, nemici, primo giorno, scuola, studenti, voto on 22 ottobre, 2008|
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Si torna a scuola. Ricominciano compiti, interrogazioni, note sul registro, giustificazioni, malattie ingiustificate, cani che mangiano i compiti,… ma i veri problemi della scuola non sono questi. Non sono neanche professoresse isteriche, non sono nemmeno i bidelli scorbutici, i presidi assenteisti o gli studenti somari. La vera piaga della scuola sono i genitori “scassa”.
“Quanto hai preso!? Perché cosi poco!? Ah ma domani vado io dal professore e mi sente?!” Madri infuriate si scagliano contro professori inermi assetate di sangue come avvoltoi sulle carcasse. Un semplice “7 –” anziché “7 +” può diventare causa di un debello destinato a protrarsi negl’anni. Se il figlio va male è colpa dell’insegnate, se il figlio non sa la differenza tra Manzoni e Manzotin è colpa dell’insegnate, e se il figlio è bocciato…quella è “stracolpa” dell’insegnate! Perché dovete sapere cari lettori che la professoressa ce l’ha a morte con suo figlio, l’ha preso in antipatia fin dai primi giorni, se la prende sempre con lui, quando copia se la prende con lui, quando scrive sms con la formazione del fantacalcio durante la lezione se la prende con lui, quando scassina la macchinetta delle lattine in corridoio se la prende con lui, gli da contro persino quando dà fuoco al crocifisso nei bagni! I genitori più angustiati sono quelli ossessionati dalla mediocrità. Che il figlio del proprio seme sia uno normale, nella media, proprio non gli va giù. Deve prendere almeno un voto in più del vicino di banco, due in più di quelli dell’ultima fila. Sennò poi le altre mamme cosa dicono?!?
La sproloquiante madre assassina nel migliore dei casi riesce a isolare il figlio/a dal resto della classe rendendolo un riconoscibile perseguitato, anche perché per chiedergli qualcosa bisogna prima passare da mamma. Nel peggiore dei casi il ragazzo tallonato dalla madre piedi piatti scapperà di casa verso terre lontane e calde oppure strangolerà la madre con una bretella dello zainetto.
Il professore, invece, sotto consiglio del suo analista che “non ce la faceva più a vederlo così”, aumenterà, suo malgrado, il voto al figlio della bestia di satana dandola così vinta alla genitrice avvoltoio che potrà spiccare il volo verso un nuovo professore-preda su cui affondare gli artigli. Tutti vissero così felici ed irritati.
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